Alta Moda P/E 2019: una riflessione sulla settimana della Haute Couture

Si è chiusa da poco la settimana della Haute Couture a Parigi e dell’Alta Moda a Roma…

Un po’ come Cenerentola

La settimana dell’Alta Moda risveglia, in ogni donna, quella parte d’infanzia che la riporta al momento in cui, davanti al cartone animato di «Cenerentola», vede apparire in un vortice magico quel meraviglioso abito, che permette alla nostra eroina di correre al ballo, anche se solo fino a mezzanotte.

E per la Primavera-Estate 2019, la Haute Couture è, ancora una volta, degna della fiaba.

Una Cenerentola che, con Dior, va al circo… Una foto d’archivio, firmata Richard Avedon nel 1955 (intitolata «Dovima et les éléphants»), ispira una collezione giocosa, ricca di dettagli, che crea un legame invisibile, ma ben presente, fra la storia di Monsieur Dior, che amava recarsi regolarmente al Cirque d’Hiver, e la visione femminile-femminista contemporanea di Maria Grazia Chiuri, ai comandi della Maison, già da qualche stagione.

Dior

Dior
Dior

Per Pier Paolo Piccioli, da Valentino, la nostra Cenerentola è la regina del ballo, con volumi eccezionali, colori sgargianti e tessuti vaporosi. Come non essere notate dal principe, con abiti simili?

Valentino
Valentino

Armani Privé propone la visione di una Cenerentola finalmente sicura di sé, che porta il rosso, il blu, un pizzico di madreperla e di nero luminoso, in modo atipico e personale. «With an attitude», come direbbero gli inglesi («con un certo atteggiamento»).

Armani Privè

Armani Privè

Balmain torna a far parte degli invitati al ballo reale della della Haute Couture.

Olivier Rousteing festeggia con una collezione sperimentale, asimmetrica, seducente, anche se un po’ «acerba». In fondo, questo «principino» della moda, ha solo 33 anni.

Balmain

Il grande Hubert de Givenchy “vestiva” Audrey Hepburn, la nostra Cenerentola preferita. Oggi, Clare Waight Keller é degna del mito Givenchy, e ci guida verso un’espolosione d’eleganza prorompente e discreta nello stesso tempo. Hubert non sarebbe certo deluso…

Givenchy

Fra astrologia, mitologia, leggerezza e poesia, Iris Van Harpen disegna una Cenerentola sensibile, frugale, timida, ma anche un po’ Lady Gaga. Non è la più bella… di sicuro, è la più interessante.

Ma la Cenerentola 2019 é decisamente inaspettata.

Grazie a Viktor&Rolf, si difende da matrigna e sorellastre con ironia, lancia messaggi spiritosi, diretti. E dice finalmente «NO!».

Viktor&Rolf

Con Elie Saab, attraversa tutte le epoche, tutte le generazioni. Un classico che ci emoziona sempre e che sfiora la perfezione.

Elie Saab

Per la fenomenale Giada Curti, Cenerentola si trasforma in dea greca, sensuale ed altera. «L’Alta Moda é speciale, perché é fuori dal tempo», sussurra la creatrice, dopo la sfilata.

Una Cenerentola del futuro per Sylvio Giardina, tra moda ed arte, una collezione bianca, statica, in tre dimensioni. Ma noi lo sappiamo, Cenerentola è eterna, passato e futuro le appartengono.

Jean-Paul Gaultier, «l’Enfant Terrible» de la mode, non é una fata, ma un folletto, giocoso e perspicace, che cuce una storia indelebile e singolare, su ogni abito.

Una Haute Couture che innova è quella del giovane e talentuoso Alexandre Vauthier. Una Cenerentola sexy, che sa esattamente come farsi notare.

Il ballo dell’Alta Moda si chiude con Chanel. Il Re Karl, questa volta troppo stanco per essere presente, ci fa un ennesimo regalo e ci porta, grazie all’eccezionale scenografia del Grand Palais, nel giardino mediterraneo di una villa italiana. Mademoiselle è viva, come ogni dettaglio, sempre presente, che l’ha resa leggendaria. Era lei, Coco, ad affermare a tutte le Cenerentole che «per essere indimenticabili bisogna rendersi uniche». Ed ha vinto la scommessa, ancora una volta, dopo più di cent’anni.

Con l’ultimo passaggio, la fine della settimana della Haute Couture ci lascia un po’ come a mezzanotte, quando la carrozza torna zucca e l’abito del ballo svanisce.

Però ci resta il sogno… come la scarpetta di vetro lo conserviamo gelosamente.
E ci permette di attendere la prossima stagione, per rivivere il ballo e la magia di una favola che si chiama Moda.

Mila Maggio – Docente ESR Italia

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