Cosa desideri trasmettere ai tuoi allievi durante il tuo modulo didattico sul coaching?
“Impegnarsi in un lavoro di aiuto, qualsiasi sia l’ambito, è un processo altruista che risuona come una chiamata, una vocazione profonda a dare il meglio di sé stessi per fare del bene. E per fare questo passo, è dapprima necessario e giusto incontrare sé stessi, aver sperimentato in prima persona questo viaggio verso la luce.
Ed è solamente quando un tale lavoro su di sé è stato fatto che il trasferimento di conoscenza è possibile. Proprio perché il cambiamento è stato vissuto in prima persona, dal proprio essere, allora e solo allora è possibile tendere la mano all’altro per aiutarlo ad avanzare e passare dall’altro lato del ponte, là dove gli orizzonti infiniti si aprono, là dove la libertà di essere si esprime in tutta la sua potenza.
Nel modulo sul coaching è su questo cammino che incoraggio gli allievi ad avventurarsi, Li invito a vivere la più misteriosa delle esperienze che è quella di incontrare il proprio volto. Li invito a comprendere il loro proprio meccanismo, a guardarsi in seno al gruppo nel rispetto e nella benevolenza di tutti e a crescere durante tutta la formazione. Li invito a comprendere, in fondo al loro cuore, che la condizione preliminare per aiutare l’altro è conoscere sé stessi. Non ci si impegna ad aiutare gli altri a “guarire” dalle loro pene, ma ad aiutare l’altro a superare i propri limiti e passare dal passo barcollante al passo di corsa pieno di gioia ed entusiasmo.
È inquadrato in questo approccio umanista che affrontiamo e apprendiamo i mezzi per saper instaurare una relazione di fiducia con il proprio cliente e trasformare la consulenza d’immagine in coaching d’immagine, un momento meraviglioso di bellezza e benessere.”
FLORENCE CLÉRY –Insegnante del modulo Coaching