Ciao Debora, puoi spiegarci in cosa consiste il coaching?
Si tratta di aiutare il cliente ad identificare e raggiungere il proprio obiettivo accompagnandolo, come la parola “coach” suggerisce. Noi coach non imponiamo una soluzione, non suggeriamo una risposta – in pratica, poniamo molte domande mirate per aiutare il cliente a capire cosa vuole veramente e come raggiungerlo nel minor tempo possibile e con il minor numero di sbagli possibili. Adoro il lavoro di coach perché non ha la responsabilità della risposta. Ha tuttavia la responsabilità di formulare giuste domande guida.
Da quanto tempo ti occupi di coaching? Quante persone hai formato?
Saranno 13 anni ormai… Ho aiutato centinaia di clienti e formato migliaia di persone in corsi dal vivo. Organizzo corsi io stessa per la mia società o partecipo come ospite a corsi di gruppi aziendali e società di formazione. Mi piace aiutare nel concreto. Il mio stile è pratico ed empatico. Se partecipi a un mio corso esci sempre con tanti strumenti da mettere subito in pratica. Naturalmente questo non sono io a dirlo!
Perché l’utilizzo del coaching è preferibile rispetto ad altri approcci (consulenza, counseling, ecc.)?
Il coach si siede metaforicamente di fianco al cliente, mira all’obiettivo, sempre e comunque. Rispetta convinzioni e motivazioni personali del cliente ma non indaga mai le motivazioni di un intoppo o un fallimento. Un coach va sempre “verso” l’obiettivo, in modo etico ed ecologico certo, ma sempre “verso”. La grande differenza tra una consulenza e il coaching è che la consulenza fornisce la risposta (propria del consulente) e il coaching assiste il cliente alla sua responsabile scoperta. La consulenza in certi ambiti è fondamentale, non nella creazione di sé.
Il percorso di coaching è un approccio che ha trovato applicazione in molte discipline (sport, sviluppo personale, organizzazione aziendale, ecc.). Come si sposa il coaching con la consulenza d’immagine?
Il consulente d’immagine ha un ruolo importante e vuole imparare ad accompagnare il proprio cliente in questo fondamentale viaggio di realizzazione di sé. Il cliente si avvicina al consulente di immagine per sentirsi meglio, per scoprirsi e migliorarsi, fuori e – di conseguenza – dentro. Il consulente di immagine che ha acquisito strumenti di coaching potrà assistere meglio e linearmente il cliente in questo viaggio senza imporre alcuna “regola” esterna. Lo aiuterà a realizzarsi esaltandolo e non schiacciandolo in teorie o regole di moda. Il cliente e il suo stile vanno al di là di qualsiasi canone. Valeria Viero, la direttrice di ESR Italia porta avanti con fierezza e coerenza questo messaggio ed è per questo che mi piace collaborare con la sua scuola di formazione.
Qual è l’esperienza di coaching più soddisfacente che hai fatto nella tua carriera?
Ne ho tantissimi di esempi che riporto sul mio sito e che porto nel cuore: signore finalmente liberate da prigioni di chili in eccesso e vincoli con il cibo grazie al metodo Giusto Peso Per Sempre®, genitori che ora sanno come relazionarsi con i propri figli con il metodo Figli Felici®, uomini e donne che si relazionano meglio in ufficio con colleghi, reparti distinti, capoufficio.
I propri problemi sono sempre più difficili da sormontare, ecco perché un coach fa spesso la differenza in un percorso di crescita. Io dico sempre che un bravo coach accorcia notevolmente la curva di miglioramento a cui aspira il cliente.
Quando vedo un respiro più lungo, i muscoli del viso rilassarsi, lo sguardo illuminarsi capisco che qualcosa ha fatto breccia e la differenza ha iniziato a insinuarsi tra le vecchie abitudini. Tutto questo mi dà sempre la carica per aiutare.
Quale percorso formativo è consigliabile per chi desidera diventare un consulente d’immagine? Quali abilità pensi che vadano maggiormente sviluppate?
Il consulente di immagine ha un forte ascendente sul suo cliente. Il fatto di essersi formati con strumenti di coaching presso la ESR Italia, permette a tutti i futuri consulenti di immagine di questa scuola di distinguersi sul mercato come consulenti etici, che lavorano a 360 gradi con la persona e che hanno una formazione veramente completa. Altre scuole in Italia e in Europa tendono ahimè a limitarsi a trasferire dogmi e canoni che passano, passano sempre. Ciò di cui bisogna preoccuparsi è la soddisfazione del cliente. Qui il cliente è ascoltato e guidato sapientemente.