film sulla moda

Da non perdere: film che parlano di moda

Il cinema e la moda spesso vanno a braccetto. Ci sono film che vivono e si nutrono di moda portandoci in un mondo fatto di glamour, altri film raccontano della vita dentro ad una maison, dal punto di vista di chi ci lavora, stilisti, artigiani, impiegati, modelli. Troviamo pellicole che ci mostrano gli intrighi del settore, mentre altre passano attraverso il filtro dell’umorismo e della leggerezza.

Ne abbiamo selezionati alcuni per voi. Uno spunto per scoprire aspetti inediti della moda e per vedere (o rivedere) pellicole che hanno tratteggiato questo settore, così unico e particolare.

Film sulla moda: una critica verso questo mondo

PRÊT-À-PORTER (1994) – Grande parata di star per questo film di Robert Altman. Uno dei ritratti più fedeli della settimana della moda, dove si incrociano i destini di tanti e diversi e personaggi e la storia si snoda senza un vero protagonista. Il film critica il mondo della moda, dove l’esteriorità maschera il vuoto e l’ipocrisia di chi, a vario titolo, ne fa parte. Memorabile la scena tra Sofia Loren e Marcello Mastroianni, che ripropongono lo striptease di “Ieri, oggi e domani” ad oltre trent’anni di distanza.

IL DIAVOLO VESTE PRADA (2006) – Il film racconta le avventure di Andy, una giovane aspirante giornalista (Anne Hathaway) che lavora come assistente personale di Miranda Priestley, terribile direttrice della rivista di moda Runway, interpretata da una strabiliante Meryl Streep. Come un pesce fuor d’acqua, la protagonista entra nel mondo della moda, e gradualmente ne viene inglobata. Mentre la carriera di Andy si impenna, le sue relazioni personali vanno a rotoli, lasciandola intrappolata in una gabbia dorata. Dovrà comprendere cosa desidera davvero e fare una scelta. Film frizzante, divertente ed impreziosito da una Meryl Streep davvero irresistibile. Grande successo di pubblico.

Film, moda e Coco Chanel: uno stile unico e una moda rivoluzionaria in due film epici

COCO AVANT CHANEL (2009) – Intenso biopic dedicato alla vita della leggendaria stilista francese Gabrielle “Coco” Chanel. Il film si concentra sul percorso tortuoso e straordinario che porta una piccola sarta originaria della Francia centrale a diventare una icona di stile, riconosciuta universalmente per il suo enorme talento. La protagonista è interpretata da Audrey Tatou, già vista in “il meraviglioso mondo di Amelie”. L’attrice riesce a dare corpo ad un personaggio complesso, capace di affermare le proprie idee, rivoluzionando il campo della moda femminile ed emancipando la donna dal ruolo di geisha del passato.

COCO CHANEL & IGOR STRAVINSKY (2009) – Parigi, 1913. Coco Chanel assiste alla prima di “La Sagra della Primavera”, composta da Igor Stravinsky. L’opera, troppo moderna ed anticonformista per i tempi, suscita scalpore ed il disappunto del pubblico, ma affascina la stilista francese. Sette anni dopo entrambi gli artisti attraversano un momento difficile nelle rispettive vite. Il compositore russo è stato esiliato a seguito della rivoluzione bolscevica e Coco Chanel cerca di riprendersi dopo la morte del suo compagno Boy Capel. L’incontro tra due sfocerà in una storia d’amore passionale e travolgente.

Film, moda e Yves Saint Laurent: talentuoso artista e uomo tormentato

YVES SAINT LAURENT (2014) – Film biografico firmato da Jalil Lespert che non ha i toni dell’agiografia. A soli 21 anni Yves Saint Laurent viene chiamato a ricoprire il ruolo di direttore artistico della maison di Christian Dior, da poco defunto. La pellicola cuce insieme due lati di una personalità complessa: il talentuoso artista innovatore e l’uomo fragile e tormentato. L’incontro con Pierre Bergé, socio e compagno nella vita privata, porterà equilibro nella sua vita e getterà le basi per l’affermazione del grande stilista francese.

SAINT LAURENT (2014) – Secondo biopic dedicato allo stilista francese, questa volta diretto da Bertrand Bonello. Il film è ambientato nel periodo tra il 1967 ed il 1977, quando il marchio YSL si sta affermando. Un flusso di ricordi che mostra ed alterna il talento dell’artista, i vizi segreti e gli eccessi della droga. Mentre il precedente film era incentrato sul legame con Bergé, qui si pone l’attenzione sul rapporto tra il genio e la sregolatezza del grande stilista francese.

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