Da diversi mesi impazza in italia la moda dell’Armocromia, ovvero di quella disciplina che studia l’impatto dei colori sul viso di una persona, meglio nota nel resto del mondo come analisi del colore o analisi cromatica.
La parola Armocromia significa letteralmente armonia dei colori ed è stata utilizzata per la prima volta in Italia negli anni ’90 da diverse consulenti d’immagine, formatesi a loro volta presso i più noti analisti del colore americani. In particolare il concetto di armocromia o colore armocromatico veniva opposto al concetto di discromia o colore discromatico, ad indicare appunto l’impatto positivo di alcuni colori in opposizione all’impatto negativo di altri.
Da allora l’analisi del colore ha conosciuto una continua e lenta espansione, nuovi metodi di analisi del colore sono nati e si sono susseguiti, tra i più importanti troviamo senza dubbio:
- Il metodo a 4 stagioni reso popolare dal libro Color Me Beautiful di Carole Jackson (ma utilizzato già diversi decenni prima);
- Il metodo a 12 stagioni ideato da due allieve di Carole Jackson, Mary Spillane e Christine Sherlock che pubblicano la revisione di Color Me Beautiful’s Looking Your Best;
- Il metodo per etnia di Donna Fujii, ampiamente dettagliato sul libro Color With Style che conta oltre 26 stagioni cromatiche;
- Il metodo 4×4 (16 stagioni) ideato da Ferial Youakim;
- e ancora il metodo Color Breeze di Lora Alexander e tanti altri.
Noi come istituto specializzato, unico in Europa a rilasciare un diploma di qualifica CEPAS nell’ambito della Consulenza d’Immagine, abbiamo ideato un nuovo metodo di analisi (ESR personal color system) frutto di decenni di esperienza come armocromisti (esperienza nostra, dei nostri formatori e dei nostri diplomati nel mondo).
L’obiettivo dell’analisi cromatica
Ciò che è importante sottolineare però è che l’analisi cromatica ha come obiettivo quello di permette l’individuazione dei colori ideali, dei colori che meglio valorizzano il viso di una persona: quei colori che si armonizzano con i colori naturali che madre natura ci ha dato.
Ciò che alcuni metodi di analisi cromatica o armocromia non considerano però è l’impatto che la scelta del colore (o dei colori) ha sull’immagine di una persona dal punto di vista della simbologia e psicologia del colore.
Psicologi del colore, ma anche esperti di comunicazione visuale e grafici, designer e architetti d’interni, sanno che i colori caldi contribuiscono a veicolare una sensazione di avvicinamento e accoglienza, mentre i colori freddi comunicano distanza e una certa passività. I colori chiari sono informali e giovanili, mentre i colori scuri sono più austeri e formali. Infine, le sfumature morbide portano un’aria di serenità e tranquillità, mentre quelle intense sono audaci e impulsive, etc.
Quando pensiamo ai colori di ogni stagione cromatica, secondo i vari metodi di analisi del colore, dobbiamo considerare il fatto che ad ogni persona viene data una palette colori di riferimento che riprende le caratteristiche cromatiche della stagione di appartenenza.
Le palette colori delle stagioni estive saranno allora composte per lo più da colori freddi, tendenzialmente chiari (o medi) e non eccessivamente saturi o intensi.
Utilizzando questi colori in total look o su tutta la propria immagine si tenderà a veicolare un aspetto giovanile, a tratti infantile, tendenzialmente ingenuo e passivo.
Dubitiamo però che tutte le persone appartenenti alla stagione cromatica dell’Estate Chiara desiderino dare questa immagine di sé!
E se una persona estate chiara avesse invece una personalità dirompente, energica e volesse mostrare sicurezza di sé, passione, e forza?
La scelta dei capi d’abbigliamento in base alle loro forme, tessuti, modelli, stile, ecc. permettono senza dubbio di modificare in parte l’impatto dei colori: così un tailleur pastello non veicolerà esattamente la stessa immagine di una gonna in tulle e un maglioncino pastello. In questo senso un consulente d’immagine è di grande aiuto nello scegliere forme e proporzioni giuste.
Ma la scelta delle forme, dei tessuti e dello stile non è sufficiente, perché il colore rimane uno degli elementi più comunicativi e impattanti del look.
Per fortuna il ricorso alle armonie cromatiche di vario tipo (dai complementari alle triadi, dalle analogie camaïeau alla monocromia) e ai contrasti di quantità e di qualità, oltre che la conoscenza della simbologia e psicologia del colore permettono a chiunque, qualsiasi sia la sua stagione cromatica di appartenenza, di veicolare esattamente ciò che desidera, di raggiungere così il proprio obiettivo di comunicazione e di esprimere la propria personalità.
Ritornando al nostro esempio ipotetico di prima: immaginiamo di essere una donna appartenente alla stagione estate chiara, immaginiamo di avere una personalità dinamica, vitale, piena di energia e che vogliamo mostrare energica, competitiva e sicura di sé nel proprio ambiente lavorativo (ambiente che non richiede eccessivo formalismo). Nessuno dei look pastello “in palette” di cui sopra potrebbe essere adatto allo scopo.
Ma che ne dite invece di questa proposta?
Il tailleur in lino rosso rappresenta il colore dominante del look, ricoprendo gran parte della figura è il colore forte e più comunicativo del look. Colore dell’energia, della forza, della passione è il colore di chi vuol fare sentire la propria voce e la propria importanza e che si pone in modo attivo, da protagonista.
L’armonia creata dal rosso assieme all’azzurro e al blu più un tocco di giallo è un armonia triadica che aiuta e rafforza il messaggio di dinamismo e vivacità del rosso.
Ma i colori vicino al viso, il colore del top e del foulard, sono quelli tenui e freddi dell’estate chiara, che permettono così di valorizzare il viso senza allontanarsi dall’obiettivo di comunicazione. Inoltre, presenti a piccole dosi (generando così anche un interessante contrasto di quantità), i colori freddi e pastello ammorbidiscono il rosso che altrimenti potrebbe risultare aggressivo e dominante, controbilanciandone l’impatto.
La “palette” cromatica di appartenenza può influenzare l’immagine di una persona e alterarne l’impatto comunicativo.
I colori della stagione cromatica a cui si appartiene hanno una loro valenza simbolica e un loro impatto psichico, è importante dunque tenerne conto quando si sceglie il proprio abbigliamento.
È importante sapere che gli effetti dei colori della propria stagione cromatica possono essere rafforzati, attenuati o contrastati dall’uso e dall’accostamento dei colori e anche da altri elementi di design.
Vestirsi “in palette” selezionando esclusivamente i colori della propria stagione di appartenenza significa non comprendere l’importanza che l’immagine ed i colori hanno nella nostra comunicazione non verbale.
Valeria Viero, direttrice ESR Italia
Vestirsi “in palette” in total look significa ignorare il fatto che i colori ideali sono chiave vicino al viso, ma non lontano da esso.
Vestirsi “in palette” significa spesso allontanarsi dalla propria personalità e dalla sua autentica espressione.
Un consulente d’immagine, esperto di colore, è un professionista che aiuta il proprio cliente a comunicare sé stesso in modo unico ed autentico. Il consulente d’immagine esperto svolge un’analisi approfondita e qualitativa non solo dei colori amici, ma anche degli obiettivi e della personalità del proprio cliente per permettergli di creare un’immagine totalmente personalizzata, espressiva ed efficace.
Se vuoi diventare un professionista nella consulenza d’immagine e nello studio del colore, ti suggeriamo i corsi di ESR ITALIA:
Condivido in pieno. Non basta un colore che dona al fisico. Occorre un colore che dona all’identità e comunica il vero sé
Grazie Paola, come tu ci insegni il colore deve essere espressione di sé, e per noi consulenti d’immagine la sfida è trovare le armonie e i colori che donano e al tempo stesso comunicano la vera identità 😉
Bellissimo articolo, racchiude tutto il percorso che ESR offre e soprattutto chiarifica la differenza che c’è tra un make over, ed un vera valorizzazione dell ‘ immagine.